Riduzione con il filler
Nel mondo della medicina estetica, l’utilizzo dei filler rimane una delle tecniche maggiormente utilizzate per curare e migliorare la presenza di un inestetismo. La poca invasività dell’intervento ha permesso a milioni di uomini e donne di avvicinarsi al mondo degli interventi senza il timore di doversi sottoporre al bisturi e alle anestesie totali. La riduzione dei solchi genieni tramite l’utilizzo del filler prevede l’infiltrazione di acido ialuronico tramite un ago molto fine, motivo per il quale non è necessaria l’anestesia. L’acido ialuronico rientra nella categoria dei materiali innovativi e riassorbibili, garantendo un valido risultato per il paziente ed un’ottima soluzione per gli inestetismi simili ai solchi genieni accentuati.
L’intervento ha una durata di circa 30 minuti ed il lieve fastidio dell’infiltrazione risulta ben tollerato nonostante non sia previsto l’utilizzo di punture anestetiche -è comunque possibile richiedere l’applicazione di una crema anestetica-. Il trattamento non ha particolari controindicazioni, ma potrebbe verificarsi la presenza di qualche fastidio come come gonfiori, ematomi e lievi rossori, ma sono sintomi che tendono a scomparire nel giro di pochi giorni. Nel periodo post-trattamento (circa dodici ore) è necessario evitare l’utilizzo di qualsiasi tipo di trucco per la pelle, mentre nelle due settimane successive all’intervento è altamente sconsigliata l’esposizione sole, fare bagni turchi o saune. Il risultato ottenuto con il filler ha una durata che varia dai 9 ai 12 mesi poiché, essendo riassorbibile, l’effetto donato dall’acido ialuronico tende a scomparire con il passare del tempo. Sarà decisione del paziente ripetere o meno il trattamento in base ai risultati che ha ottenuto e che desidera portare avanti nel tempo.
Riduzione con lipofilling
La riduzione dei solchi genieni attraverso il lipofilling, a differenza del filler, è un’intervento lievemente più invasivo, ma non lascia né segni né cicatrici. L’operazione prevede il prelievo di tessuto adiposo da una zona donatrice (addome, interno coscia o ginocchio) ed il successivo trapianto delle cellule staminali e delle cellule adipose in esso contenute nell’area interessata. Grazie a questa tecnica è possibile donare volume a tutte quelle zone del corpo che si presentano svuotate, incavate e senza volume. Gli inestetismi che presentano una situazione di depressione estetica sono dovuti alla riduzione del sostegno del tessuto adiposo, causa principale della perdita dei volumi e del rilassamento della cute.
Il trattamento prevede l’utilizzo dell’anestesia locale sia durante l’aspirazione del tessuto adiposo, sia durante il riempimento della zona interessata, permettendo al paziente di non percepire il minimo dolore. L’intervento ha una durata di circa un’ora, al termine della quale la zona del viso potrebbe apparire rigonfia ed arrossata, ma sono sintomi comuni e normali, che tendono a scomparire nei due giorni successivi all’operazione. La caratteristica che accomuna il lipofilling e le infiltrazioni tramite i filler è che entrambi siano riassorbibili, e dunque non definitivi, lasciando la decisione di ripetere o meno l’intervento in mano al paziente. Sarà possibile effettuare le sedute con una distanza di circa 5 mesi, mantenendo i risultati ottenuti con gli interventi precedenti. Negli ultimi tempi però, questa tecnica sta lasciando spazio all’utilizzo di materiali di riempimento sintetici, innovativi e sofisticati, come l’acido ialuronico.